Lo stress è come una spezia…

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Lo stress è come una spezia…nella giusta proporzione esalta il sapore di un piatto: poca lo rende noioso ma troppa lo può soffocare!!!

Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di stress. Non avete anche voi l’impressione che qualsiasi problema fisico o emotivo, negli ultimi anni sia quasi sempre stato attribuito ad esso? Ecco, partiamo proprio da qui. L’obiettivo di questa settimana è organizzarsi contro lo stress.

Qualche tempo fa, vi porto un mio esempio personale, ho avuto qualche “disagio fisico” e per una che viaggia sempre a mille come me, non è mai di buon auspicio. Dopo una serie di controlli medici (mi raccomando…non auto-sentenziate mai i vostri disturbi o malattie ma rivolgetevi sempre a dei professionisti) e una volta ricevuta la diagnosi, mi hanno detto che fortunatamente non era nulla di grave e sono quindi riuscita a riprendermi in breve tempo. Ma ovviamente ne è venuto fuori che una delle possibili cause di questi miei disturbi era proprio lo stress e mi hanno immediatamente consigliato di rallentare, sia dal punto di vista fisico che mentale. Un pochino scoraggiata, ho quindi deciso di interessarmi di più sull’argomento e documentandomi un po’, ho trovato cose molto interessanti che voglio condividere con voi. Partiamo dalla definizione base. La leggo: “lo stress è la risposta psicofisica ad una quantità di compiti emotivi cognitivi o sociali percepiti dalla persona come eccessivi”. Quindi è come se il nostro corpo e la nostra mente ci dicessero “ok amico/a…calmati…stai esagerando…non abbiamo intenzione di gestire tutta questa roba a causa tua”. Il termine è stato coniato da Hans Selye, un medico e ricercatore australiano che ha diviso il processo dello stress in tre fasi: la fase uno è la fase di allarme in cui il soggetto segnala l’esubero di doveri e mette in moto le risorse che ha a disposizione per adempierli. La fase due è la fase di resistenza in cui il soggetto stabilizza le sue condizioni e si adatta al nuovo tenore di richieste. La fase tre è quella dell’esaurimento…beh in questa fase si registra la caduta delle difese e la successiva comparsa dei sintomi fisici/fisiologici ed emotivi.

I sintomi dello stress possono essere vari, sia fisici che emotivi appunto, ma anche comportamentali. Te ne elenco alcuni: come quelli fisici, per esempio, potresti riscontrare mal di testa, cattiva digestione, dolore allo stomaco, mani sudate, problemi col sonno soprattutto e potresti sentirti sempre stanco. Come sintomi comportamentali, invece, abbiamo il digrignare i denti la notte, l’attitudine alla prepotenza e l’aumento dell’uso di alcolici. Come sintomi emozionali poi, piangi spesso, sei molto nervoso/a, ansioso/a, sempre presenti rabbia e tensione. Diciamo che questi sono solo i principali ma poi esistono anche i sintomi cognitivi (non meno importanti) come, ad esempio, il non riuscire a pensare in modo lucido, la scarsa concentrazione, si è meno creativi e ci si preoccupa sempre per qualsiasi cosa. Quindi diciamo che effettivamente se andiamo a rivedere tutti i sintomi in generale, tante cose davvero possono essere causate da questo simpatico amico. Addirittura, a quanto pare, anche delle vere e proprie patologie possono trovare la loro origine nello stress. Quello che emerge però dalle letture che ho fatto è che non necessariamente lo stress è da intendersi in maniera negativa e dirai “ma come, dopo tutto quello che mi hai detto fino adesso?”. Esatto, ascolta bene: se torniamo effettivamente per un attimo alla definizione che ti ho dato prima, sembra che per un certo periodo il corpo possa adattarsi agli stimoli nuovi che riceve. Lo stress può essere anche una risposta utile del nostro corpo a dare quel qualcosa in più proprio quando si dice essere sotto stress, ma che poi si va a dare il meglio, spingendosi al proprio limite. Il problema però, e qui c’è il problema, interviene quando questa condizione perdura per un lungo periodo di tempo, per cui diventa cronico, non più acuto. Ma cosa significano questi due termini? Si parla di stress cronico quando il problema interviene per un lungo periodo di tempo e di stress acuto quando si è in presenza di piccoli e brevi stimoli. Indipendentemente da uno o dall’altro, non va bene che questo diventi la normalità, quindi lo stress non va bene per un lungo periodo di tempo (quindi cronico) e non va bene che tutte le giornate siano così ad alta intensità. Facendo un parallelismo sportivo, sapete che non riesco mai a non parlare di sport, è come se durante un allenamento prevedessimo solo delle fasi di alta intensità senza mai permettere al nostro corpo di recuperare adeguatamente. Non possiamo e non dobbiamo quindi spingere sull’acceleratore tutto il giorno, sette giorni su sette. I momenti di alta intensità, se così vogliamo chiamarli, possono essere fondamentali ad esempio per raggiungere obiettivi lavorativi ma non possono rappresentare il 100% del nostro modo di lavorare. Questo soprattutto se non vogliamo cadere nella trappola dello stress. A questo punto mi dirai: “ok, quindi come mi devo comportare? Non posso privarmi della maggior parte delle cose che faccio e non voglio fare passi indietro o rinunciare ad una vita sociale o anche allo sport e comunque la giornata è sempre fatta di 24 ore”. E’ tutto vero, non posso darti torto e come ti dicevo, anche io sono caduta vittima dello stress. Partendo dal presupposto che le soluzioni magiche non esistono e che saremo tutti meno stressati con un chiringuito sulla spiaggia, ho cercato qualche soluzione più fattibile ed applicabile nel breve termine. Ti dò qualche consiglio che ho trovato utile e che ho visto funzionare abbastanza bene anche su me stessa (niente chiringuito purtroppo). Prioritizzazione: suddividi i compiti e gli impegni, quindi sia cose belle che cose meno piacevoli, in priorità. In questo modo saprai su cosa puoi mollare un po’ di più nei periodi o nelle giornate in cui senti davvero di non potercela fare a gestire tutto. Organizzazione: (questo termine torna per l’ennesima volta all’interno dei miei articoli) lascia meno cose possibili al caso. Organizza le tue giornate, segna bene tutti gli appuntamenti sulla tua agenda, magari anche sul calendario del telefono, ordina bene tutte le tue cose. In questo modo, nei momenti di fretta o in cui tutto si accavalla, sarà molto meno stressante gestire le situazioni. Ad esempio, sai che vuoi allenarti ma hai poco tempo nell’arco della giornata. Cosa puoi fare quindi? Semplice…la sera prima decidi che tipo di allenamento farai la mattina, ti prepari già la colazione, magari la lasci in frigo e appena hai finito il workout, fai subito colazione. Ti prepari anche i vestiti per allenarti e appena ti alzi…tac…cominci subito. In questo modo la mattina partirà con più calma, ci saranno meno imprevisti e dovrei pensare a molte meno cose. Mangia sano: può sembrare strano parlare di cibo in questo contesto, ma ti assicuro che tante tantissime cose partono della nostra pancia. Quello che mangiamo ha una forte interazione con i sistemi immunitario, ormonale e nervoso, quindi potrebbe incidere davvero molto più di quello che pensi. Quando nel punto precedente parlavo di preparare la colazione il giorno prima, è anche proprio per questo. Se hai poco tempo, infatti, potresti tendere a mangiare sempre le stesse cose o magari affidarti sempre alla brioche al bar o ai biscotti in scatola. Contrariamente, se la prepari la sera prima, puoi farti ad esempio un bel porridge freddo, perfetto per il giorno dopo. (tutto questo discorso vale per tutti i pasti eh). Meditazione: sta diventando sempre più popolare e un motivo c’è, ovvero che funziona! Ho provato a farla anch’io qualche volta e sinceramente dovrei cercare di essere un po’ più costante (è nei miei buoni propositi dei prossimi mesi). Anche solo 10 minuti al mattino o la sera prima di andare a letto, possono davvero fare la differenza. Trova tempo per te: questo è il punto più impegnativo anche se in teoria, dovrebbe essere il più piacevole. Diciamo che togliere continuamente del tempo che possiamo dedicare a noi stessi per portare a termine tutti gli altri compiti, potrebbe essere contro producente. Prenderci cura di noi stessi invece può essere un modo per essere più produttivi sul lavoro o ad esempio per essere dei genitori migliori, delle mogli/mariti o dei compagni migliori. Cerca quindi di trovare un posticino per te, che sia a lavoro, con gli amici, in palestra o anche semplicemente a tavola perché ricorda che lo stress è come una spezia…nella giusta proporzione esalta il sapore di un piatto!!!

A presto.

Un abbraccio.

ALE

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