L’esercizio fisico è come un antibiotico

L’esercizio fisico è come un antibiotico: una singola dose non serve granchè, ma se lo assumi con regolarità, è proprio la cura di cui hai bisogno

Fare sport fa bene, sì certo, che novità! Ormai lo abbiamo sentito dire davvero 1000 volte; che poi faccia bene anche alla nostra mente è ormai una notizia vecchia. Oggi però ti voglio parlare di un aspetto di questo tema che scommetto non conosci; si tratta di una scoperta che deriva da uno studio fighissimo condotto dalla Dottoressa Wendy Suzuki una neuroscienziata, docente alla New York University.

L’obbiettivo di questa settimana è costruire nuove abitudini. Wendy Suzuki ha scoperto che l’attività fisica ha effetti positivi immediati e a lungo termine sul nostro cervello; l’esercizio fisico sarebbe infatti l’azione più rivoluzionaria che puoi compiere per il tuo cervello, parlando quindi di cervello in termini neuroscientifici. Wow…io trovo questa scoperta davvero pazzesca!!! Che, facendo sport venisse prodotta serotonina lo sapevamo già tutti e lo puoi anche tu facilmente capire praticandolo. Alla fine di una corsetta, infatti, tutti ci sentiamo particolarmente in pace con il mondo, sereni ma anche carichi di energia positiva. Qui però, stiamo parlando di ricerche scientifiche basate su studi del cervello e sue prestazioni che vengono modificate in modo più o meno permanente dall’attività sportiva e dal movimento. Proverò ad illustrarti questa ricerca in maniera il meno tecnica possibile, senza scendere quindi in particolari troppo complicati; partirei proprio dalla storia della dottoressa Suzuki, che a mio avviso potrà risultare motivante per tutti. Wendy intorno ai quarant’anni, si è resa conto che la sua vita sociale era davvero pari a zero; passava tutto il giorno nel suo laboratorio a fare ricerche dedicandosi completamente al lavoro, non aveva molti amici, viveva una vita sentimentale piatta e soprattutto non praticava alcun tipo di esercizio fisico. E aveva accumulato nel tempo più di 10 kg. E’ così che ad un certo punto decide di dare una svolta alla sua situazione ed iniziare a cambiare la sua vita, partendo proprio da prendersi cura di sé stessa e del suo corpo. Inizia perciò a fare regolarmente più movimento, si scrive ad un sacco di corsi di fitness in palestra ed inizia a camminare tanto durante il giorno. Si rende immediatamente conto di come questo cambiamento abbia avuto un immenso impatto sul suo umore, sui suoi livelli di energia, sulla sua concentrazione, sulle sue performance lavorative. Wendy ha così iniziato ad unire i puntini: forse l’esercizio fisico stava davvero cambiando la sua mente? Come neuroscienziata curiosa non poteva di certo lasciar perdere e decide quindi che valeva la pena approfondire tutto questo anche dal punto di vista scientifico, e non solo emotivo. Così, in modo drastico, decide di cambiare completamente il suo campo di ricerca e approfondire l’argomento ed il legame tra cervello e attività fisica; dopo anni di ricerche condotte in questo campo, le sue conclusioni sono davvero straordinarie. Ma partiamo dal dire quali sono le aree del cervello che sono state analizzate nello studio: 

-) la prima area è la corteccia prefrontale, proprio dietro la fronte, che è fondamentale per prendere le decisioni, mantenere la concentrazione e l’attenzione e, diciamo, anche per la crescita della nostra personalità.

-) la seconda area presa in esame è l’ippocampo, fondamentale per creare e conservare la memoria a lungo termine. Sempre dallo studio, vediamo che sostanzialmente ci sono tre principali effetti del movimento sul nostro cervello ovvero: il primo è un effetto immediato. Anche un singolo workout che puoi fare oggi ha un effetto immediato sul tuo cervello; aumenta infatti immediatamente il livello di neurotrasmettitori come dopamina, serotonina e noradrenalina e questo migliora immediatamente il tuo mood subito dopo il workout. Inoltre i suoi studi hanno provato che un singolo workout può migliorare la nostra abilità di concentrazione per almeno due ore dopo l’attività sportiva…un po’ come prendere un “medicinale” che aumenti le nostre performance mentali insomma…un boost di concentrazione!!! Subito dopo il workout, inoltre, migliora immediatamente il nostro tempo di reazione, il che significa essere più performanti in qualsiasi attività della nostra vita. Il secondo effetto scoperto invece è nel lungo termine e qui viene il bello: introdurre una routine sportiva nella nostra vita cambierebbe addirittura l’anatomia, la fisiologia ed il funzionamento del nostro cervello; a quanto pare, infatti, l’attività fisica produce nuove cellule cerebrali nell’ippocampo, il quale aumenta proprio di dimensione, migliorando così le performance della nostra memoria a lungo termine!!! Incredibile, non trovi?! Terzo effetto: l’attività fisica ha un effetto protettivo sul nostro cervello; con l’esercizio fisico è come se la corteccia prefrontale e l’ippocampo si comportassero come dei muscoli, quindi più ti alleni più diventano forti; queste due aree sono le più suscettibili al rischio di malattie neurodegenerative e declino/cognitivo dovuto all’invecchiamento, quindi fare esercizio fisico certo non curerà l’Alzheimer o demenza senile ma sarà più difficile che queste malattie possano avere un effetto sulla nostra mente. Tutto questo a mio avviso è davvero pazzesco…sono risultati incredibili se pensi che stiamo pensando ad una cosa tanto semplice quanto lo è il movimento!!! Non stiamo parlando di terapie farmacologiche o di chissà quale strano integratore…ma a questo punto però la domanda sorge spontanea: quanto esercizio fisico devo fare per avere questi benefici di cui sto parlando? La risposta della dottoressa Suzuki è 3/4 volte a settimana minimo, facendo almeno 30 minuti di sessione di allenamento per volta. Sarebbe necessario fare anche esercizio aerobico, quindi che faccia alzare i battiti del cuore, ma non necessariamente serve andare in palestra…puoi tranquillamente farti anche una camminata veloce attorno a casa, usare le scale tutte le volte che puoi, farti una corsetta in campagna o un allenamento ad alta intensità …insomma il risultato è quindi che non è necessario essere maratoneti, triatleti o atleti professionisti o ammazzarsi di sport per vedere tutti questi risultati. Ciò significa che è davvero alla portata di tutti!!!

Su questo tema la dottoressa ha scritto anche un libro…se vuoi leggerlo si chiama “Happy Brain” ovvero mente felice!!! Insomma, direi che anche per oggi abbiamo trovato un più che valido motivo per oziare qualche ora in meno sul divano o puntare la sveglia un’oretta prima al mattino. Non siete d’accordo?

 

Un abbraccio.

A presto.

ALE

in forma con ale di alessandra bosio_logo

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